Le regioni d’Italia: Valle d’Aosta
Un altro video della serie : Le regioni d’Italia, che parla della Valle d’Aosta.
Caratteristiche fisiche
La Valle d’Aosta ha un territorio interamente montuoso. La Valle d’Aosta comprende le Alpi Pennine a nord e le Alpi Graie a sud-ovest.
Col tempo i ghiacci anno scavato una quindicina di valli molto strette e con pendii ripidi. Il nome della regione deriva dalla valle principale dove si estende la città di Aosta
Territorio e Parchi Nazionali
La varietà degli ambienti naturali della Valle d’Aosta rappresenta un grande patrimonio da salvaguardare.
Le aree protette sono il 13,2% del territorio. Al di sotto di ampi ghiacciai, fra i 1300 e i 2500m slm, si trovano rigogliose foreste di latifoglie e alberi da frutto.
Sono presenti cervi, marmotte, camosci e stambecchi, numerose varietà di volatili , fra cui rapaci come l’aquila reale e la poiana.
Per proteggere questa straordinaria biodiversità dall’inquinamento e dallo sfruttamento turistico, sono state istituite numerose aree protette, fra le quali spiccano il Parco Nazionale del Gran Paradiso e il Parco Regionale Naturale del Mont Avic.
Clima
La Valle d’Aosta ha un clima alpino. Gli inverni sono lunghi e molto rigidi, con abbondanti precipitazioni nevose e temperature che, ad alta quota, possono scendere oltre ali 20 gradi sotto lo zero. I periodi estivi sono freschi e piovosi.
I Fiumi
I corsi d’acqua e i laghi naturali sono generati dai ghiacciai.
Il fiume più importante è la Dora Baltea (oltre 160km) che nasce dal Monte Bianco, è uno dei principali affluenti del Po.
I Monti
Nella regione sorgono molti dei rilievi più alti d’Europa:
- Il M. Bianco (4807m),
- Il M. Rosa (4637m),
- Il M. Cervino (4478m),
- Il Gran Paradiso (4061m).
Economia
Il PIL pro capite della Valle d’Aosta è il più alto d’Italia: 36.800 euro, rispetto al dato medio italiano che è di 26.700 euro.
L’alto tenore di vita dei Valdostani è favorito da un’economia che si basa, prima di tutto, sulla produzione di energia idroelettrica e sul turismo alpino, invernale ed estivo.
Settore primario
Nel settore primario è impegnato il 3,6% degli occupati.
Si pratica un’agricoltura montana e di fondovalle, con coltivazioni di cereali, ortaggi e alberi da frutta (soprattutto mele e pere).
I versanti montani ben esposti ai raggi solari sono invece destinati alla coltivazione dei prestigiosi vitigni della regione, che garantiscono annualmente vini di qualità, esportati in tutto il mondo.
È praticato l’allevamento di bovini, sfruttati anche per la produzione di formaggi.
Settore secondario
Il settore secondario dà lavoro al 21,8% degli occupati ed è formato da piccole e medie industrie.
Le industrie di maggior rilievo sono quelle del comparto alimentare e siderurgico, anche se la produzione d’acciaio è in forte diminuzione.
Sono presenti industrie tessili e del mobile.
L’energia idroelettrica, è prodotta grazie alle risorse idriche naturali e ai bacini artificiali, e copre il fabbisogno energetico della regione.
Settore terziario
I lavoratori del settore terziario sfiorano il 75% degli occupati.
Molti sono i dipendenti del settore pubblico regionale, ma una grossa parte della popolazione locale è impiegata nel turismo: per gran parte dell’anno, infatti, il numero delle presenze giornaliere di turisti è di 25 volte superiore a quello dei residenti
Storia
Nel I secolo d.C. I Romani si insediarono nel territorio della regione e fondarono Augusta Pretoria l’attuale Aosta.
575 d.C.
La regione diventa un possedimento della dinastia meroviglia dei Franchi.
1000 d.C.
Inizio della dominazione dei conti di Moriama-Savoia
1536 d.C.
I Valdostani giurano fedeltà alla Casa Savoia e alla chiesa di Roma
1861
La Valle d’Aosta entra a far parte del regno d’Italia.
1930-1943
Il regime fascista proibisce l’uso del francese ai Valdostani.
1965
Il regime fascista proibisce l’uso del francese ai Valdostani.
Popolazione e città
La Valle d’Aosta è la regione meno popolata d’Italia con circa 128 mila abitanti.
Poco più di un quarto della popolazione vive ad Aosta, la restante nei centri del fondovalle e nei villaggi a quote elevate.
Anche la densità abitativa è bassa, appena 39 ab./km². Il tasso di natalità è l’ 8,3%, di poco inferiore alla media nazionale.
Gli stranieri residenti del territorio rappresentano il 7% della popolazione.
Si è pertanto interrotta la tendenza all’incremento demografico manifestasti negli anni scorsi.
Lingue
I Valdostani sono di cultura franco-provenzale e orgogliosi della propria identità etnica. È molto diffusa la lingua francese, che è pienamente riconosciuta al pari di quella italiana.
In Valle d’Aosta dunque è adottato il bilinguismo. Inoltre sono diffusi molti dialetti che derivano dalla lingua franco-provenzale. È presente la minoranza etnica dei Walser, giunti nella regione nel XIII secolo.
Per le identità etnica di questa regione, lo Stato italiano le riconosce la condizione di Regione Autonoma a Statuto Speciale, con alcune autonomie rispetto agli altri organi dello Stato italiano.
Aosta
Aosta, con 35 mila abitanti, è l’unica città della regione.
La sua fondazione, con il nome di Augusta Pretoria, si deve agli antichi Romani, che si stanziarono in questa area nel I secolo a.C.
Ad Aosta sono presenti molte tracce delle sue origini romane. Nei pressi dei comuni di Arnard e Gaby sorgono numerosi santuari.
Da questi centri, infatti, nel Medioevo passava l’antica via Francigena, un itinerario percorso dai pellegrini per raggiungere le più importanti mete cristiane.
Valichi
Le più importanti vie di comunicazione stradali, autostradali e ferroviarie sono situate nel fondovalle, sulla direttrice che unisce Pont-Saint-Martin, nel Sud-est, a Courmayeur, a Nord-ovest, vicino al confine con la Francia.
L’attraversamento dei rilievi montuosi è possibile grazie alla presenza di numerosi valichi, situati anche ad alta quota, e di trafori artificiali.
Software e tecnica utilizzata
Per realizzare questo video ho utilizzato un sito che si chiama prezi next.com. È un sito molto carino, facile da utilizzare. Lo utilizzato perché permette di creare presentazioni e video molto facili da creare.
Come ho detto nel precedente articolo sulle Regioni italiane, io non uso sempre gli stessi strumenti per realizzare gli articoli, perché cosi apprendo nuovi metodi di studio e di apprendimento.
Se preferite visionate la presentazione sulla piattaforma Prezi
Ma comunque adesso buona visione del video.
Se non avete visto l’articolo del Trentino Alto Adige cliccate qui